Approfondimenti

Molto rumore per nulla!

Il rumore è senza dubbio il fenomeno sonoro nel quale siamo nostro malgrado immersi, a tal punto da non rendercene più conto. Ce ne ricordiamo solo quando irrompe in un momento per noi importante: un clacson durante una telefonata, una sirena mentre guardiamo un film, i vicini che urlano la domenica mattina alle 8, oppure si può manifestare sotto varie forme nelle tue registrazioni.

I rumori sono anche uno dei problemi audio più diffusi, la riduzione del rumore è quindi  essenziale sia per chi fa podcast, sia nel restauro audio nonchè nella post-produzione musicale.

Le tipologie di disturbo possono essere varie, proviamo a conoscerle e classificarle.

I rumori di fondo (ambientali e non)

i rumori ambientali di fondo sono spesso il problema audio più grande nel podcasting. Sono dovuti  a diversi fattori, come suggerisce l’aggettivo “ambientale” il luogo in cui registriamo è fondamentale, non solo per i rumori ma anche per il riverbero. Altri rumori di fondo non propriamente ambientali sono quelli introdotti dal computer sul quali si registra, anche la ventola più silenziosa è costituita da una bobina e un magnete in rotazione posti molto vicino alle capsule dei microfoni integrati di un notebook, alla scheda audio integrata e ai convertitori, dispositivi sensibilissimi proprio ai campi magnetici. L’unico modo per prevenire questo fenomeno è utilizzare un microfono esterno di buona qualità con convertitore integrato, volgarmente detti: “microfoni usb” ormai il mercato ne offre numerosi modelli per tutti i gusti estetici ed economici.

Il Fruscio

E’ il rumore vintage per eccellenza!  Riguarda esclusivamente le registrazioni su supporti analogici come cassette, nastri, vinili,  oppure digitalizzazioni non “ripulite”. Il fruscio è dovuto allo sfregamento fisico del nastro o del disco con la testina/puntina. Nei registratori di livello professionale e con nastri non particolarmente usurati è un fenomeno udibile (spesso a malapena) solo nei momenti di silenzio. La rimozione del fruscio è una delle principali operazioni del restauro audio in fase di digitalizzazione.

Il ronzio

Il ronzio è il tipico rumore “zanzaroso” dovuto principalmente all’alimentazione elettrica, si tratta di problemi legati alla terra e alla massa delle apparecchiature audio o la vicinanza dei cavi audio a cavi di alimentazione, ventole del pc ecc.

La distorsione

Dovuta a un errato livello di registrazione.

Il “Pop”

No, non è solo un genere musicale, ma anche il tipico disturbo prodotto dalle consonanti cosiddette “occlusive bilabiali sorde” ovvero le P e “sonore” le B anche dette esplosive o “plosive”. Il problema riguarda tutte le registrazione vocali effettuate con microfoni sensibili e da distanze ravvicinate. Quindi molto frequente nei podcast e nelle registrazioni senza filtro anti-pop.

S

Le esse (ma anche le Z) dette consonanti sibilanti, sono caratterizzate da picchi molto fastidiosi intorno ai 10kHz, parliamo ovviamente di un problema caratteristico delle voce. La soluzione è in fase di post-produzione: il de-esser.

Questi sono alcuni dei disturbi audio più frequenti, tutti risolvibili da Soundscape.

Per concludere un esempio di restauro audio tratto dal podcast “Strategia Digitale” di Sara Veltri. Il file presentava diverse problematiche. La prima e più evidente è una notevole distorsione dovuta a un livello di registrazione troppo elevato e un importante rumore di fondo.

L’intervento è stato drastico ma ha comunque prodotto un sostanziale miglioramento. (Se usate degli auricolari consiglio di ridurre il volume d’ascolto).

Prima:

Dopo:

Giorgio Ragusa

Tecnico del suono, bassista, e appassionato di musica. Fondatore dei magazine "Soundscape" ed "HiFi per tutti". Ideatore di "Podcasting Facile", il primo servizio professionale in Italia dedicato all'editing e ottimizzazione audio dei podcast.

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