Audio Pro

Casse da studio: i migliori modelli del 2023

Continuiamo la nostra serie di guide all’acquisto di tutte le attrezzature necessarie per allestire un Home studio o project studio, piccolo o grande che sia. Dopo aver visto le migliori schede audio e i migliori microfoni per batteria, oggi andiamo ad analizzare le Casse Monitor da Studio nearfield consigliate per tali applicazioni.

Casse Monitor da Studio: Guida all’acquisto

Quello delle casse da studio è un territorio molto vasto, con moltissime possibilità di scelta e con prezzi estremamente variabili. Ho deciso di focalizzarmi su prodotti per tutte le tasche, anche se di livello TOP, ma comunque alla portata di un piccolo studio di registrazione. Non troverete quindi monitor audio da 10.000€ ma neppure casse da 100€ la coppia!

Caratteristiche dei monitor da studio

Le casse da studio sono diffusori acustici (generalmente) attivi progettati per avere un ascolto quanto più neutro possibile. Al contrario delle casse HiFi, spesso progettate ricercando un suono piacevole, i monitor da studio devono suonare molto precisi e accurati.

In tal modo potrete accorgervi realmente se quello che state registrando o mixando suona bene o meno. Inoltre il missaggio del vostro brano risulterà maggiormente omogeneo nei diversi dispositivi di ascolto: smartphone, automobile, hifi e via dicendo.

Tutti i monitor presenti nella guida sono di tipo nearfield, ovvero per un ascolto ravvicinato, il più idoneo ad un home studio.

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KRK Rokit Serie G4

Monitor Studio per musica elettronica (ma anche pop rap/trap)

Ultimo aggiornamento il 05/12/2023 17:42

Se siete “nel giro” della musica elettronica, sicuramente avrete visto un paio di KRK nello studio di qualche produttore, questo marchio è infatti da decenni il leader incontrastato come monitor da studio per le produzioni di musica elettronica. Questo lo si deve soprattutto alla risposta sulle basse frequenze.

Le novità introdotte nella serie G4 sono molteplici, le più interessanti riguardano sicuramente il DSP integrato che consente una marea di regolazioni.

Tramite l’app per smartphone è infatti possibile regolare l’angolazione rispetto all’ascoltatore, avere informazioni su eventuali problemi di cablaggio, ed è inoltre dotata di un generatore di sinusoidi con il quale fare uno sweep per conoscere la risposta in frequenza dei monitor nel vostro studio ed eventualmente correggerla. A tale scopo sul retro è presente un display con un bellissimo equalizzatore grafico per attenuare o enfatizzare alcune frequenze e creare la propria curva personalizzata. A questo prezzo cosa si può chiedere di più?

Se si cercano basse frequenze da “pugno in pancia” si può valutare l’acquisto dei subwoofer KRK 10s e 12S che trovate qui sotto.

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Ultimo aggiornamento il 05/12/2023 17:42

JBL serie 3 LSR MKII

Miglior rapporto qualità/prezzo

JBL è uno dei più importanti produttori al mondo di altoparlanti per uso professionale. Il suo catalogo spazia dai diffusori line array per i live di qualsiasi dimensione, ai sistemi per installazioni cinematografiche professionali.

La fortunata Serie 3 è costituita da monitor near field con woofer da 5″, 6″ e 8″, destinati quindi ad home studio di piccole e medie dimensioni.

Il punto di forza di queste casse da studio è sicuramente l’ampiezza dello “sweetspot” ovvero il punto di ascolto ottimale. Questo è possibile grazie al sistema “Image Control Waveguide” una guida d’onda acustica derivata dalla più costosa serie “Reference”. Oltre che ampliare lo sweetspot, questa particolare forma, controlla la dispersione orizzontale e verticale e migliora l’allineamento fra tweeter e woofer riducendo problemi di fase soprattutto in prossimità delle frequenze di crossover, il risultato è una migliore presenza in gamma media.

Un’ altra caratteristica peculiare è lo “Slip Stream” ovvero un design del tubo di accordo pensato per ridurre sensibilmente il “soffio” caratteristico della configurazione bass reflex.

Sono tra i monitor near field più apprezzati per il loro rapporto qualità/prezzo, come “carattere sonoro” c’è da segnalare un’enfasi sulla gamma medio-alta e certamente i modelli con cono più piccolo non avranno dei bassi profondi da far “vibrare il cuore” come il modello da 8″.

Si tratta a mio avviso delle migliori casse da studio per il montaggio video.

A tal proposito una buona idea è quella di affiancare il sub-woofer JBL della stessa serie, sempre che il vostro ambiente d’ascolto ve lo consenta.

Ultimo aggiornamento il 05/12/2023 17:42

IK Multimedia iLoud MTM

Le più innovative

Ultimo aggiornamento il 05/12/2023 17:42

Un monitor in configurazione MTM (Mid-Tweeter-Mid) e con correzione acustica integrata nel monitor stesso, in una fascia di prezzo entry-level ha per forza un “posto in prima fila” fra i migliori monitor per home studio!

Le iLoud MTM sono piccole e leggere (appena 2,5kg) i due coni mid/bass hanno un diametro di appena 3,5″ eppure la risposta in gamma bassa è sorprendente!

Il sistema MTM, in un monitor da scrivania, è una scelta molto sensata, questo tipo di design consente infatti di ridurre la dispersione acustica verticale, di conseguenza le riflessioni su soffitto e scrivania saranno notevolmente attenuate. Il secondo vantaggio di questa configurazione è l’ampliamento del già citato “sweetspot”.

Il sistema di correzione acustica ARC è direttamente incorporato nel DSP di ogni singolo monitor, ed è una versione “depotenziata” del famoso sistema stand-alone ARC System 2.5 di IK Multimedia.

La calibrazione avviene mediante il microfono fornito in dotazione, da collegare al jack da 3,5 mm posto sul retro dei monitor. Il microfono va posto nel punto di ascolto. Sarà sufficiente premere il tasto “CAL” del pannello posteriore per far partire una serie di sweep, il processo dura una quindicina di secondi.

Rispetto alla versione plug-in, questa calibrazione ARC non consente di salvare diverse curve di equalizzazione da richiamare all’occorrenza (ad esempio se vogliamo ottimizzare il sistema per diversi punti d’ascolto). Tuttavia per l’uso a cui sono destinati questi monitor da studio non trovo sia un grosso problema.

Va detto che il segnale in ingresso in questi studio monitor viene digitalizzato per migliorare il funzionamento del DSP.

Adam Serie AX

qualità “a nastro”

Passiamo ad un marchio e una serie di monitor da studio che non ha bisogno di presentazioni: la serie AX di Adam Audio. Scegliendo questi monitor da studio si entra nel mondo dell’audio professionale dalla porta principale.

La peculiarità della serie AX, è il famosissimo (e giallissimo) tweeter a nastro X-ART, il quale, rispetto ai precedenti modelli ha una maggiore potenza in termini di SPL ed una risposta in frequenza che arriva a 50KHz, questa è un’ottima notizia se il vostro assistente è un pipistrello! A parte gli scherzi, avere una risposta in frequenza estesa oltre la banda udibile dall’orecchio umano, è la garanzia di una risposta eccellente a 20KHz.

Il woofer è costruito con un materiali compositi: fibra di carbonio, Rohacell (un polimero) e fibra di vetro. La bi-amplificazione è in Classe D per il woofer e in Classe A/B per il Tweeter.

Le caratteristiche di questa serie di monitor da studio sono notevoli: ottima la separazione fra gli strumenti, alte frequenze mai fastidiose sebbene molte estese. I bassi, soprattutto con il cono da 7″, sono ben profondi e controllati tanto da non far sentire la necessità di un subwoofer.

Genelec Serie 8000

Classico degli home studio Hi-End

Ultimo aggiornamento il 05/12/2023 17:42

Sono tra i monitor da studio più iconici degli anni 2000, precisamente da quando, nel 2004, Genelec ha introdotto la serie 8000 nel suo catalogo. Le innovazioni tecnologiche portate dal produttore finlandese sono molte. Una fra tutte è la costruzione del cabinet interamente in alluminio, per massimizzare il volume interno e ridurne gli ingombri. Anche la forma particolare di questi monitor non è buttata lì a caso, si tratta infatti di design brevettato che riduce al minimo la diffrazione ai bordi.

I “tagli” dei woofer disponibili vanno dai 3″ dei microscopici 8010A a più di 8″ dei poderosi 8050B. Per i monitor con woofer più piccoli è possibile rinforzare la gamma bassa con il subwoofer attivo 7040A.

La caratteristica di questa serie è di essere estremamente rivelatori, questi monitor non addolciscono eventuali asprezze o distorsioni anche minime della registrazione, questa è una caratteristica che alcuni tecnici prediligono.

L’altra faccia della medaglia è che potrebbero risultare faticosi per un ascolto prolungato. Alcuni fonici e produttori hanno trovato la quadra alternando l’ascolto con monitor dal suono meno aggressivo.

Focal Shape 65

dalla Francia col radiatore

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Ultimo aggiornamento il 05/12/2023 17:42

I monitor della serie Shape della francese Focal, già da qualche anno si sono fatti un’ottima fama nel mondo dell’audio professionale. Questi monitor audio hanno diverse innovazioni che spaziano dalla forma del tweeter ai materiali utilizzati per il woofer: un sandwich di fibra di vetro/lino/fibra di vetro. Rispetto a tutti gli altri dispositivi presenti in questa guida utilizzano un design a radiatori passivi, ovvero i coni che potete ammirare ai lati del cabitet.

I radiatori passivi sono una via di mezzo fra la linearità dei sistemi a sospensione pneumatica e l’estensione in basso dei box aperti/reflex. Il grosso svantaggio è certamente il costo di ben due componenti in più per ogni cassa.

Un altro innegabile vantaggio è la maggiore flessibilità nel posizionamento rispetto ai sistemi reflex. I radiatori passivi posti ai lati consentono infatti di posizionare questi monitor nearfield più vicini alla parete posteriore.

A livello sonico questi monitor suonano neutri ma con naturalezza, riducendo l’affaticamento da ascolto prolungato.

AVANTONE CLA-10A

Operazione Nostalgia

Ultimo aggiornamento il 05/12/2023 17:42

Avantone con l’endorsement di Chris Lord‑Alge firma la riedizione delle mitiche Yamaha NS10 degli anni 80-90.

Per chi non le conoscesse, le Yamaha NS 10 sono state le piccole star degli studi di registrazione per quasi 30 anni. La loro caratteristica principale era di essere estremamente precise, accurate e rivelatrici, sebbene non avessero una risposta in frequenza piatta come ci si aspetterebbe. Sulla storia di queste casse passive ci sarebbe da dire molto, ma non lo faremo in questa sede.

Questi monitor nearfield ricalcano fedelmente le NS10 e aggiungono qualcosa: a differenza del modello originale sono attivi. La ricerca del giusto modulo di amplificazione da utilizzare per non snaturare il suono tipico delle NS10 è stata molto accurata. Alla fine il produttore ha optato per un amplificatore in Classe A/B da 200w e, udite udite, con crossover passivo. Nessuna bi-amplificazione, nessun crossover a livello di linea prima degli ampli. Questa scelta è dettata proprio dalla ricerca di un suono più fedele possibile a quello delle NS10.

Le Yamaha NS10 e di conseguenza gli Avantone CLA-10A, non sono amate da tutti i fonici, anzi! Molti le ritengono faticose da ascoltare per lungo tempo, proprio per la loro natura “rivelatrice”, non fanno sconti a nessuno! Come per le Genelc, in molti le usano in combinazione con monitor da studio dal carattere più “affabile”.

Monitor nearfield, cosa sono?

Breve storia dell’ascolto ravvicinato o nearfield

Il monitoraggio nearfield è spesso erroneamente collegato al fiorire degli Home Studio nella seconda metà degli anni ’90. In realtà i monitor nearfield fanno la loro comparsa alla fine degli anni ’70 sui meter bridge dei banchi dei grossi studi di registrazione, altro che home studio!

I tecnici del suono dell’epoca iniziarono a sperimentare questo tipo di ascolto affiancandolo ai mastodontici farfield.

monitor studio yamaha NS10
Yamaha NS10 su banco SSL Matrix
(Credits: Audiomix House via Wikipedia)

L’ascolto ravvicinato, ovvero nearfield, offre numerosi vantaggi per gli home studio o i project studio con un budget ridotto. Oltre ai minori costi, l’ingombro ridotto e una facilità d’installazione notevolmente superiore, i monitor nearfield hanno il vantaggio di un ascolto del suono diretto piuttosto che le riflessioni della stanza.

I primi monitor nearfield erano direttamente derivati dall’ HiFi: Acoustic Research AR18, Mordaunt-Short MS20, oltre alle già citate Yamaha NS10 come documentato in questo articolo di Sound On Sound. Si trattava quindi di casse passive che andavano collegate ad un amplificatore.

Da allora l’evoluzione dei monitor nearfield è stata esponenziale, con i produttori che hanno apportato notevoli innovazioni a queste piccole casse!

Giorgio Ragusa

Tecnico del suono, bassista, e appassionato di musica. Fondatore dei magazine "Soundscape" ed "HiFi per tutti". Ideatore di "Podcasting Facile", il primo servizio professionale in Italia dedicato all'editing e ottimizzazione audio dei podcast.

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